I MIEI LAVORI





La necessita' aguzza l'ingegno
Cosa non si fa per salvare una enjoy city

circa 2 mesi fa' ho permutato la mia enjoy personale con un'altra enjoy . dopo averla smontata , "spiacevolmente" , ho riscontrato questi problemi:
.controller danneggiato 
.batteria originale assente(importanti i connettori)
.mancanza totale dei cablaggi con tutti i suoi connettori
.connettore maschio della batteria danneggiato
.connettore femmina (lato bici) della batteria mancante di un contatto 
.sensore di coppia danneggiato
.sensore velocita' mancante dei cavi
.mancanza totale dello stampato di visualizzazione a led della carica batt.
.sensore freno completamente fuso in un corpo unico alla la sua guaina
.luce anteriore e posteriore modificate per poter funzionare a 24v e quindi senza dinamo (mancante)
.taglio (per fortuna chirurgico) della protezione in plastica della catena
.ed infine altri piccoli problemi che uniti al totale complicano ancora di piu' il lavoro.
questa la risoluzione di tutti questi problemi.





ricostruzione dello stampato dei led con un semplice millefori






purtroppo non ho scattato la foto prima dell'intervento. in ogni caso il contatto di destra era mancate della sua estremita' . questo contatto e' stato recuperato da un rele' , inserito nel cilidretto , che successivamente ho crimpato e poi per sicurezza saldato. si noti infatti la mancanza della linea di separazione tra il cilindretto e il contatto vero e proprio.




i connettori della batt. essendo uno mancate (ricarica), l'altro danneggiatto ho risolto in questa maniera.
il contatto mancante e' il controllo temperatura della batteria, che nel mio caso non e' necessario.



il sensore freno altro non e' che un semplice interruttore normalmente aperto . le guaine di varie dimensioni si trovano nei negozi specializzati di elettricita'.




sensore di coppia : 
avendo gia' sostituito fino ad oggi 2 sens.coppia , dovendone sostituire altri 2 (240euro) e vista la facilita' con la quale si rompono, mi sono abilitato alla progettazzione di un'elettronica piu' effidabile e precisa rispetto all'originale.
dopo aver progettato e collaudato diverse soluzioni circuitali , giungo ad oggi dopo 20 giorni di lavoro al battesimo di questo autentico gioiello.
queste la caratteristiche tecniche: 
.bassa impedenza di uscita
.basso rumore di fondo; miglire dell'originale (0,5v contro 1v)
.linearita' perfetta nell'escursione della tensione in relazione al peso
.ed infine (queste sono le migliori caratteristiche) protezione contro ogni qualsiasi inversione di polarita' nei collegamenti. possiamo invertire i cavi di alimentazione ed anche dargli la 12v sul cavo nero di uscita (a riguardo : filo rosso = +12v filo =bianco massa , filo nero = uscita 1/5v )
15 componenti elettronici tra i quali 2 integrati in soli pochi mmm. di spazio a disposizione. ho infatti utilizzato lo stesso contenitore del rele' dal quale ho estratto il contatto che mi e' servito per recuperare il conn. maschio della presa di corrente.










controller
non avendo a disposizione i connettori originali, volendo ottimizzare tutti i collegamenti ed ancora per non essere subordinato
allo smontaggio dei karter laterali, ho utilizzato un connettore di precisione a 16 contatti (provenienza aereonautica militare)



si notino lateralmente ingresso batt. e uscita motore.
i componenti mancanti contrassegnati dal pennarello abilitano il controllo velocita' assente in questo caso.




questo controller da me appositamente progettato e realizzato non e' una qualsiasi centralina adattata dal costo di 50euro,(50euro costa solo l'abilitazione del controllo velocita') ma e' un progetto realizzato esattamente , come un vestito , su misura alla enjoy. gestione della corrente ottimizzata, disinserimento della batteria quando questa scarica, abilitazione dei sensori freno,abilitazione delle 3 diverse potenze tramite il suo interruttore, controllo della stessa centralina dal sensore di coppia utilizzando pienamente le funzioni dello stesso sensore, vale a dire che questo sensore si comporta esattamente come un acceleratore comandato dal peso che implementiamo al pedale secondo la tabella che vedremo dopo. (nel progetto aprilia questo si comporta come una sorta di interruttore on/off e il controllo della tensione avviene in quei 2/3 secondi di spinta) ; abilitazione del controllo di visualizzazione batteria carica con i suoi led ed infine una trazione continua .questo progetto nasce realizzando prima lo schema elettrico mediante l'uso del software ORCAD, detto studio dello schema elettrico e' risultante da calcoli matematici , poi la messa in opera di un circuito prova , le successive verifiche di laboratorio ed infine il collaudo. da detto collaudo emergeranno tanti problemi che rinviano il tutto alla revisione dello schema elettrico e quindi al proseguimento di questo vortice infinito. la fase di collaudo inoltre prevede delle prove stressanti, vale a dire mettere sotto "torchio" ogni singola parte dell'elettronica come sovraccarichi/sovrariscaldamenti/cortocircuiti/sovratensioni con il risultato di bruciare integrati, mosfet, batterie e resistenze. questo vuol dire spendere tanti soldi per la sostituzione dei componenti o come capita piu' spesso all'utilizzo di componenti di diversa tipologia che meglio si adattano alle esigenze circuitali. quando tutto conferma il buon funzionamento del circuito si passa alla realizzazzione dello stampato (che ho realizzato a napoli....foto riprese dal pc per ridimensionare il file) tutto questo lavoro sicuramente non e' stato effettuato dall'aprilia ho chi per loro, perche' se fosse stato cosi' oggi noi tutti avremmo una bici sicuramente funzionale in tutte le sue parti.



foto storica : la prima volta su strada..... sconfortante





come avevo detto inizialmente "erano" 2 i sensori coppia che "dovevo" sostituire. dopo aver montato il primo, e stabilito con verifiche tecnico/strumentali di laboratorio la funzionalita', ho collaudato strumentalmente il sensore sulla bici. visto che il collaudo ha superato perfettamente i test, mi sono spinto oltre. per cui "limando" ancora qualche mm. dallo stampato ho realizzato questo :





tutto questo estenuante lavoro (20 notti) perche' l'utilizzo di questo sensore di coppia nell'architettura di questa bici e' fondamentale. non e' assulutamente possibile, per un perfetto funzionamento di questa , l'esclusione di tale sensore.
vediamo perche' :
il sensore di coppia altro non e' che una cella di carico ad estensimetri (nel nostro caso 2 posizionati su quella barretta di metallo), ovvero un trasduttore che converte un peso in una tensione 
(es.bilancia) secondo questa tabella:
peso/spinta sul pedale ''' tensione in uscita 
10kg .............................1v
20kg .............................2v
30kg .............................3v 
40kg .............................4v
50kg .............................5v
questo controllo in tensione variabile da 1 a 5v strettamente in relazione spinta/peso sul pedale variabile da 10 a 50kg va a pilotare il circuito (pwm) di uscita che alimenta il motore.
da quanto detto si evince che non e' assolutamente possibile escludere detto sensore in quanto i gruppi cambioRapporti/controller/motore strettamente relazionati tra loro sono in perfetto equilibrio al peso esercitato sui pedali(sensore di coppia), pena eccessivi e passivi assorbimenti di corrente a discapito della batteria e dello stesso motore.
molto semplicemente: si dice "pedalata assistita" ma in effetti siamo noi che assistiamo il motore e viceversa.




questa e' il controller originale da me studiato . ripulirlo dalla resina senza rompere i componenti e' stata una cosa impossibile . (ma ci sono riuscito)




nella parte sottostante mancano dei componenti elettronici da me sottoposti ad esame.
si notino , nella foto in alto, le 5 resistenze sovrapposte piu' un diodo, queste aggiunte successive, molto probabilmente rappresentano correzzioni di errori in fase di collaudo sopragiunte dopo la realizzazione di tutta l'elettronica




si noti il segnale di controllo (pwm) del motore con un duty cycle del 20% . si notino i fronti di salita e discesa perfettamente simmetrici e la frequenza del genetatore sui 18000 Hz circa (frequenza ottimale al nostro motore)




questo strumento e' un analizzatore di spettro 0,1/21 Ghz , sono pochi i laboratori a possedere tale apparecchiatura.



con questo apparecchio e' possibile controllare le emissioni di qualsiasi campo elettromagnetico presente nelle vicinanze della bici attraverso quell'antennino posto sulla bombola. neutralizzando le emissioni fisiologiche del motore, se e' presente un qualsiasi falso contatto, nello schermo si visualizzeranno alcune tracce verticali a conferma di un probabile mal funzionamento.
si noti la traccia verticale a sinistra dovuta alla presenza in casa di un radioAllarme sui 433Mhz.



controller in fase di collaudo





si noti quel piccolo circuitino con il trimmer che simula il sensore di coppia




si puo' essere preparati, si puo' possedere una buona strumentazione elettronica, si puo' avere tanta pazienza,si puo'essere armati di costanza, ma tutto cio' e' inutile se non hai tanta componentistica elettronica a portata di mano.
questo e' solo una meta' del mio asso nella manica. tutti i valori di resistenze e condensatori nessuno escluso, tutti i tipi piu' comuni di integrati e transitor tutti ordinati in 2 di queste cassettiere contenente otre 650 posizioni.
naturalmente ho la cosiddetta scatola magica , dove ho tanto materiale di risulta e che spesso mi e' stata di grande aiuto.



siamo quasi alla fine. come ho gia' detto ci sono stati tanti altri problemi, tutti risolti, come ad esempio l'incollaggio di in interruttore ticino posto sotto al selettore di cambio potenze.(su questo interr. hanno collegato la corrente diretta della batteria e poi intercettata dal sensore freno.questo il motivo della fusione dello stesso) e' inutile farvi vedere la foto perche' al momento non c'e nessuna differenza.
ancora, i due faretti modificati e che ho sicuramente migliorato






ultimo problema. si noti quell'apertura sul centro dei karter. per questo problema credo proprio che mi rivolgero' al personale aprilia!!!



VOILA' il gioco e' fatto. questa enjoy by Leo Alberto inizialmente da rottamare e' rinata alla grande. unica nel suo genere, decisamente migliore dell'originale, piu veloce, ma sopratutto questa bici non si rompera' mai.
concludo dicendo che si' e' bello ragionare ed argomentare ma per fare questo bisogna essere all'altezza . parlare affermando semplici congetture non e' significativo. come suol dire sono i fatti quelli che contano , non le parole.
perdonatemi se non rispondero' alle vostre mail, ma sono comunque a disposizione di tutti quelli che vorranno il mio aiuto. sara' per me un piacere aiutare chiunque di voi abbia necessita'. basta telefonarmi al num.tel 377 1517078(quando raggiungibile...e se mia moglie non mi ammazza prima del tempo...a casa non sono coperto)
quest'articolo e' dedicato a tutti, ma in particolare 
all'ing. Calderoni di bari
all'ing. Basile di trapani
all'ing. Ascione di roma
(mandatemi un email perche' ho cambiato il pc e non ho piu' i vostri indirizzi di posta. dovro' darvi la pass per il sito tecnico dove illustrarvi le mie ultime riguardo i recuperi energetici)
leoalberto@alice.it



questo e' un pacco di batterie originali. (dalla foto non si capisce bene perche' l'ho avvolto nella plastica). questo pacco batt. e' fermo da 2 anni , ma puntualmente ogni mese vado a ricaricarlo.
le batterie sono suddivise in 6 sezioni da 3 batt. non garantisco il funzionamento. ma potrebbero essere efficienti. io le ho conservate perche' credevo potessero servirmi. 6 persone potrebbero beneficiarne. se a qualcuno di voi dovesse servire puo' richiederle , pagando le sole spese di spedizione.
a proposito della batteria originale , anche se vecchia e abbandonata prima di sostituirla fate queste verifiche : 
....quello che dico e' stato da me verificato e mi ha permesso di riesumare 2 batt.....apritela, anche se i connettori sembrano puliti, disconnetteteli e verificate se all'interno dei contatti e' presente dell'ossido, anche se puliti spruzzategli dello spray antioss. x contatti elettrici, poi verificate filo x filo provando a tirarlo dallo stesso connettore , anche con forza, se ben crimpato non puo' scollegarsi. gli stessi fusibili anche se visivamente buoni , scollegateli e pulite le lame,(utilizzate sempre lo spray) a me e' successo la settimana scorsa di aver ricevuto una batteria(ferma da 2 anni) per prelevare i connettori, l'ho aperta,era abbastanza in ordine senza ossidazioni varie. quando ho tentato di scollegare il conn. di carica , (pulitissimo) questo non veniva via. finalmente dopo vari tentativi (facedo leva e con l'ausilio dello svitol) senza danneggiare niente sono riuscito a scollegare i 2 conn. risultato uno dei contatti (quello nero) era completamente isolato. l'ho pulito ho ricaricato la batt. la quale funziona tranquillamente. logicamente ho avvisato questa persona al quale restituiro' la sua batt. in definitiva , questi torcioni sudano, emettendo in quella camera chiusa dei vapori che si combinano con il rame e quindi isolano i collegamenti anche se visivamente in perfetto ordine.